Itinerario del tour
1° giorno: Italia - Yerevan
Arrivo ed accoglienza all’aeroporto internazionale ‘’Zvartnots’’ di Yerevan. Trasferimento in albergo, sistemazione nelle camere, pernottamento. (-/-/-)
2° giorno: Yerevan (50 km)
Colazione in hotel. Si inizia la giornata con il giro panoramico di Yerevan che toccherà i luoghi di particolare rilievo della città: l’edificio maestoso del Teatro Nazionale di Opera e Balletto, la scalinata monumentale Cascade, la Piazza della Repubblica che è il cuore della capitale, la via amministrativa Baghramyan, le varie statue di personaggi illustri, ecc. Si procede con la sosta panoramica presso l’ enorme statua di Madre Armenia e la visita al museo della cittadella di Erebuni da cui prese le proprie origini la Yerevan odierna. Di seguito si visita il museo e il memoriale di Tsitsernakaberd, dedicato alle vittime del Genocidio degli Armeni perpetrato dai Giovani Turchi agli inizi del XX secolo. Cena e pernottamento a Yerevan. (C/-/C)
3° giorno: Yerevan - Edjmiatsin - Zvartnots - Yerevan (60 km)
Dopo la prima colazione in albergo si parte ad esplorare Edjmiatsin, la capitale religiosa dell’Armenia con la cattedrale omonima che è la sede santissima del Catholikos (capo supremo della chiesa armena apostolica). Il nome della cattedrale è dovuta alla visione di San Gregorio l’Illuminatore in cui Gesù discese dal cielo e mostrò il luogo dove dovrebbe essere costruita la prima chiesa cristiana (letteralmente ‘’Edjmiatsin’’ si traduce ‘’l’Unigenito è disceso’’). Di seguito si effettueranno inoltre le visite alla splendida chiesa di Santa Hripsime risalente al VII secolo (dedicata ad una delle sante che furono martirizzate per la fede cristiana) ed ai ruderi della cattedrale di Zvartnots (VII secolo), sito dell’ UNESCO, affascinante per la sua architettura imponente e le incisioni a forma di foglie di vite, melograno, acanto, ecc. Rientro a Yerevan e visita al Matenadaran, museo di manoscritti antichi, incluso nel registro della memoria del mondo dell’ UNESCO con il nome ‘’Collezione di antichi manoscritti del Matendaran ‘’Mashtots’’ (Mashtots è il cognome del creatore dell’ alfabeto armeno con cui è stato denominato il museo). Concluderemo il pomeriggio con la visita al Vernissaje, mercato all’ aperto delle pulci e dell’artigianato locale. Cena e pernottamento. (C/-/C)
4° giorno: Yerevan - Khor Virap - Noravanq - Qarahunj - Goris (270 km)
Prima colazione in albergo e check-out. Si reca in direzione della regione di Ararat adagiata ai piedi del monte biblico su quale si posò l’arca di Noè dopo il diluvio universale. Ammirando il bel paesaggio di vigneti e campi coltivati, dominato dalla imponente mole dell’ Ararat, si giunge il monastero di Khor Virap (IV-XVII secoli). Khor Virap si traduce letteralmente ‘’pozzo profondo’’ indicando il luogo dove, secondo le fonti storiche, venne imprigionato per ben tredici anni San Gregorio l’Illuminatore a causa della sua proclamazione del Vangelo di Cristo. Dal promontorio dove sorge il monastero si gode una splendida veduta sul monte biblico Ararat, geograficamente in Turchia ma culturalmente e simbolicamente terra armena. Si prosegue il viaggio spostandosi nella regione di Vayots Dzor. La prossima tappa sarà il suggestivo monastero di Noravanq, appolaiato in una gola dove la natura circostante è incredibilmente coinvolgente, immersa in altopiani dai colori rossicci e silenzio totale. Il complesso (X-XIII secolo) è legato al lavoro del celebre scultore e architetto Momik, creatore di numerosi ‘’khachqar’’ (croci di pietra) uno più bello dell’altro, nonchè delle sculture e dei bassorilievi che ornano riccamente ogni angolo del monastero. Pranzo in agriturismo con la degustazione del vino locale e della grappa. Si dirige verso la regione di Syuniq (sud estremo dell’Armenia) ove scopriremo il mistero di Qarahunj, antico osservatorio astronomico risalente a circa 7.000 anni fa, localizzato nelle vicinanze della città di Sissian. Secondo le ricerche di vari scienziati Qarahunj è il sito più antico della Terra. Nel tardo pomeriggio si arriva alla cittadina di Goris. Sistemazione in albergo e pernottamento. (C/P/-)
5° giorno: Goris - Khndzoresk - Tatev - Jermuk (200 km)
Colazione in albergo e check-out. Si parte per il villaggio di Khndzoresk (a 13 km da Goris), antica abitazione trogloditica con delle case abbandonate (abitate sino alla metà del XX secolo), un vero museo a cielo aperto. Dopo la sosta al ponte sospeso (ci si raggiunge a piedi) sul fiume Vorotan visiteremo una delle grotte del paese (praticamente una stanza unica dove mangiavano e dormivano contemporaneamente) ed esploreremo la vita quotidiana dei trogloditi. Ci aspetta dopo l’esperienza imperdibile con ‘’Le ali di Tatev’’ (‘’Tatever’’ in armeno), la più lunga funivia al mondo del genere che ci permetterà di raggiungere comodamente l’affascinante monastero di Tatev, appolaiato nella fiabesca gola del Vorotan. Il complesso fu edificato alla fine del IX secolo anche se l’aspetto originario è frutto di diverse modifiche e aggiunte fatte nell’ arco di secoli successivi. Oggetto singolare nel monastero è il Gavazan, stele oscillante in forma ottagonale (alto 8 m), sormontato da un khachqar (croce di pietra). Nel tardo pomeriggio si raggiunge la ‘’capitale delle acque’’, la città di Jermuk, ricca di sorgenti termali che l’hanno resa un apprezzato centro benessere. Goderemo l’incantevole bellezza della cascata ‘’Capelli di Sirena’’ e concluderemo la giornata con una breve passeggiata presso la famosa Galleria della Acque, costruzione con sette cannelle dalle quali viene l’acqua direttamente dalle rocce a temperature che variano dai 30 ai 50 gradi. Sistemazione in albergo a Jermuk, cena e pernottamento. (C/P/C)
6° giorno: Jermuk - Passo di Vardenyats - Noratus - Sevanavanq - Yerevan (260 km)
Prima colazione e check-out. Si avvia per il passo di Vardenyats, celebre via della seta del Medioevo, una stretta ed affascninante serpentina che attraversa la gola alta oltre i 2.400 m., ricca di sfumature fra il verde e l’oro nelle sfaccettature dei profili montuosi che si rivelano ad ogni curva. Si continua a salire finche si incontra il Caravanserraglio di Selim, costruzione in basalto nero risalente al XIV secolo che serviva da alloggio per le carovane che si spostavano dall’ Oriente verso l’Occidente e viceversa. Proseguendo per il passo si giunge il villaggio di Noratus dove avremo una sosta nel cimitero antico del paese che con le sue circa ottocento steli rappresenta la più ricca distesa di khachqar, le famose croci armene incise su pietra. Si prosegue il viaggio verso la regione di Ghegharquniq (nella parte est dell’Armenia) dove si estende la ‘’regina blu’’ dell’altopiano armeno, il lago di Sevan, tanto grande da sembrare un mare. Sulla penisola del lago (a quasi 2000 metri di altitudine) sorge il monastero di Sevanavanq noto anche con il nome ‘’Mariamascen’’ (che in armeno significa ‘’costruito da Mariam). Nell’ 874, sopra le rovine del monastero preesistente, la principessa Mariam fece costruire un complesso di tre chiese, celle per i monaci e una fortezza a protezione (in memoria del marito morto prematuramente). Attualmente dell’ affascinante complesso sono conservate solo le due chiese gemelle, le rovine del gavit (il nartece che anticipa l’ingresso della chiesa) e le antiche celle dei monaci. Rientro a Yerevan, sistemazione in albergo e pernottamento. (C/P/-)
- Opzione facoltativa 1: possibilità di incontrare una famiglia locale a Noratus che produce una grande varietà di formaggi saporiti, visitare la cantina di stagionatura ed assaggiare i vari tipi di formaggi maturati in vino (rosso e bianco), cognac, foglie di vite ed origano (ad extra pagamento di 28 euro a persona).
- Opzione facoltativa 2: possibilità di organizzare una gita panoramica in barca (durata mezz’ora) e godere le acque cangianti del lago di Sevan (ad extra pagamento di 90 euro – somma totale da dividere tra tutti i partecipanti).
7° giorno: Yerevan - Garni - Geghard - Yerevan (100 km)
Prima colazione. Si avvia verso la regione di Kotayq. Dopo una breve sosta panoramica presso l’Arco di Charents (nome del poeta armeno Yeghishe Charents) si ferma a visitare il tempio di Garni, eretto sull’orlo di un promontorio triangolare del villaggio omonimo. Rappresenta una struttura in stile ionico-romano, l’unico simbolo dell’Armenia precristiana e la residenza estiva degli antichi re armeni. La prossima meraviglia sarà il monastero di Ghegardavanq (patrimonio dell’ umanità dell’ Unesco), ubicato in fondo alla profonda gola del fiume Azat, dotata di grande bellezza naturale. Il monastero, essendo in parte costruito e in parte scavato nella roccia, è una gemma dell’architettura armena religiosa. Mentre il nome ‘’Gheghard’’ è dovuto alla famosa lancia che trafisse il costato di Gesù durante la crocifissione (‘’Gheghardavanq’’ si traducerebbe ‘’monastero della lancia’’). Pranzo dai contadini a Garni dove assisteremo alla cottura del pane tradizionale ‘’lavash’’ che viene preparato nel ‘’tonir’’, forno sottoterra con l’interno in terracotta. Assaggeremo anche il panino alla armena che viene semplicemente fatto con ‘’lavash’’, formaggio ed erbette (finocchio, prezzemolo, coriandolo, basilico viola ed altre). Si conclude la giornata nella fabbrica di Ararat a Yerevan con la degustazione del pregiatissimo cognac armeno. Pernottamento in hotel a Yerevan. (C/P/-)
8° giorno: Yerevan - Partenza per Italia
Colazione in hotel. Trasferimento in aeroporto per la partenza.